IoT-AGRI, SUCCESSO PER IL PROGETTO CHE PORTA IN VIGNETO LA TECNOLOGIA 4.0
E’ arrivato alle fasi conclusive il progetto IoT-AGRI finanziato da Gal Garda e Colli Mantovani con i fondi del PSR 2014-2020: la fase operativa ha coinvolto il CO.DI.MA. Condifesa di Mantova e Cremona con CSMT e l’azienda agricola Morenica-Perla del Garda. Obbiettivo: promuovere il miglioramento delle condizioni fisiopatologiche e la riduzione dell’impatto ambientale in campo agricolo (con particolare riferimento nello specifico al settore viticolo ed enologico). Il tutto attraverso lo sviluppo in campo delle tecnologie 4.0, la cosiddetta “smart agriculture” che consente agli operatori agricoli di orientare la gestione agronomica attraverso l’analisi dei “big data” a costi sempre più bassi ed in tempi sempre più rapidi. Un sistema profondamente innovativo quindi, che per altro permette anche di conseguire risultati importanti in termini di sostenibilità economica ed ambientale, strutturato in quattro componenti fondamentali:
- sensori di rilevamento ad alta definizione per la raccolta di dati ed informazioni;
- strumenti software di management dei big data raccolti dai sensori, attraverso operazioni di immagazzinamento, elaborazione e analisi;
- tecnologie di trasmissione dei dati che consentano di integrare e interconnettere la parte di sensoristica con quella software e di data management.
- visualizzazione grafica e su mappa delle informazioni per il management del vigneto.
Questi strumenti consentono di ottimizzare la gestione del vigneto, apportando benefici importanti quali:
- monitoraggio continuo e benchmark delle attività e dello stato dei vigneti;
- verifica dello stato idrico della coltura e pianificazione irrigua, con conseguente riduzione dei volumi di acqua per l’irrigazione e risparmio di risorse idriche;
- pianificazione efficiente e ottimale degli interventi sanitari con riduzione dei costi di trattamenti e uso di fitofarmaci e conseguente riduzione significativa dell’impatto ambientale sugli ecosistemi circostanti;
- elaborazione di modelli di previsione dell’insorgenza di malattie improvvise, con riduzione di danni al raccolto ed aumento della qualità e quantità della produzione.
Il primo bilancio è del tutto positivo: durante la stagione 2020 infatti sono state monitorate in campo le principali patologie della vite, con particolare attenzione alle emergenze epidemiche, al fine di raccogliere dati essenziali per alimentare la piattaforma software da sviluppare successivamente. La sensoristica individuata come ideale per il progetto nei vigneti Perla del Garda è stata articolata in una stazione meteo con pluviometro, un sensore per la rilevazione di temperatura e umidità del terreno (a 1 livello di profondità e uno ulteriore a 4 livelli di profondità) oltre a 4 sensori di bagnatura fogliare stand-alone.
Grazie a questi strumenti è stato possibile comprendere che monitoraggio dei parametri di bagnatura fogliare sito-specifica e utilizzo di microdosi di rame in copertura e ripristino dopo dilavamento sono fondamentali per ottimizzare i trattamenti fitosanitari (soprattutto in un’ottica di conduzione biologica). Il monitoraggio del terreno ha invece consentito di definire con precisione le necessità idriche, in quanto le continue precipitazioni cadute durante la stagione vegetativa 2020 hanno mantenuto un’umidità ottimale del terreno, consentendo così di limitare le irrigazioni a due soli interventi.
La gestione del sistema operativo è stata condensata in un’app appositamente sviluppata al fine di facilitare l’utilizzo all’utente anche a distanza attraverso il proprio smartphone.